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   JAZZ BLOG Riduci
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Da 1455845@aruba.it il 16/11/2006 15.46

anche se il jazz è nato dall'incontro/scontro fra la cultura europea e quella africana, condito in salsa ebraica..., è stato molto importante che sia nato in america e sviluppato in america... perchè sia in europa che in africa o nell'asia minore, l'integralismo è dietro l'angolo... non riusciamo ad accettare l'altro... il diverso... (non ci riescono nemmeno gli americani... è vero, ma hanno una costituzione che li costringe a fingere di farlo...)... faccio due esempi, che mi sembrano illuminanti: in italia non puoi cambiare il testo di una canzone, mentre in america è possibile modificare il testo originale perchè non corrisponde alle caratteristiche della tua etnia, religione, sessualità e così via... così i neri cambiavano blue eyes in bright eyes... in italia i musicisti scelgono uno stile con atteggiamento da talebani... mentre in america, tutti mostrano rispetto per lo stile degli altri...( o almeno fingono di farlo: ed è sicuramente preferibile all'integralismo italiano...) insomma, solo in america (tutta l'america a dire il vero...) poteva nascere un incrocio di culture ed il rispetto sia per una formazione autodidatta come Lionel Hampton che per una formazione da musicista colto come Gary Burton... sia per Django che per Jim Hall... sia per Erroll Garner che per Bill Evans... sia per il flauto da strada di Roland Kirk che per quello colto di Hubert Laws... anyone for freedom?

Da 1455845@aruba.it il 05/11/2006 14.41

il jazz è difficile per gli italiani perchè, come tutti i popoli monoteisti e integralisti, non accettano che qualcosa che loro conoscono possa essere proposta con un aspetto diverso... alla base del jazz c'è questa tolleranza e questa curiosità nel sentire un motivo risaputo da una prospettiva diversa, con diverse armonie, metrica ed indirizzo espressivo... mentre gli italiani pensano che una canzone si faccia in un solo modo e costringono chi la ripropone ad imitare la versione che conoscono... insomma, a dispetto del loro indiscutibile talento musicale, gli italiani hanno una cultura da "balera" e questo impedisce il raggiungimento di una visione internazionale che è l'unica possibile per il jazz.