Da 1455845@aruba.it il
25/04/2007 2.05
devo ritornare sul momento storico perchè vedo che il concetto è poco recepito...ci sono momenti di creatività e momenti di testimonianza... forse è presuntuoso dire quale è il momento attuale, ma credo che pochi possono negare che il grande cinema italiano è datato negli anni '40, '50, '60 e poco altro... poi c'è una esibizione di versatilità e, soprattutto, un lavoro di testimonianza che non va sminuito... perchè questo è il lavoro che porta Dante o Shakespeare, Bach o Mozart, Ellington o Parker ai giorni nostri...Christian De Sica è bravo come il padre, ma per incidere sulla scena mondiale avrebbe dovuto vivere gli anni che ha vissuto il padre... e la stessa cosa vale per marco risi e così via... non è l'abilità individuale che fa la grandezza, ma il periodo storico... non vanno però sminuiti i momenti di testimonianza, perchè servono per esaminare a fondo le grandi opere e seminano le premesse per un futuro di nuovo creativo... c'è solo un dovere collettivo: continuare ad amare il grande passato e tentare testardi di competere con esso... il resto lo farà la storia...