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31/05/2011 20.34
Peter De Rose è certamente fra i più interessanti compositori di canzoni del novecento.
Anche come pianista andrebbe rivalutato, insieme al suo trio con la cantante Annette Hanshaw ed il clarinettista Jimmy Lytell. Siamo negli anni venti e sembra un organico di jazz contemporaneo.
Uguale organico: voce femminile, strumento a fiato e pianoforte, è stato usato dalla grandissima Bessie Smith. E la Smith ha un inciso un brano di Peter De Rose, “Muddy Water”. Questa canzone è erroneamente indicata nell'album di Aretha Franklin, 'Oh, Yeah!', si tratta di un altro brano il cui titolo esatto è "I'd Rather Drink Muddy Water" di un altro compositore. Il brano di De Rose è stato inciso, oltre che da Bessie Smith, da Bing Crosby ed altri grandi
De Rose ha poi avuto un grande successo con un’altra canzone impegnativa: “Deep Purple”, che vanta migliaia d’incisioni: Art Tatum, Duke Ellington, Artie Shaw, Ella Fitzgerald, Jimmy Smith, Art Pepper, Dodo Marmarosa, Peggy Lee e così via.
Quello che sembra evidente è che Peter ha un grande amore e conoscenza della musica classica. Del resto prova spesso a trarre canzoni dalle opere classiche: “As Years Go By” dalle danze ungheresi di Brahms, mentre “The Lamp Is Low” è una riduzione della Pavane di Ravel.
Tutto ciò è forse anche legato al suo lavoro presso la filiale della Ricordi a New York.
“The Lamp Is Low” è uno standard jazz di successo, ma De Rose compone anche classicamente, ad esempio, “ I Heard The Forest Praying” per voce e pianoforte.
Peter prova a comporre per tutte le situazioni, così come ha visto fare al suo compaesano Salvatore Guaragna alias Harry Warren.
Ad esempio, “Midnight Mood” per Glenn Miller. Ma è evidente che la sua scrittura è preziosa, poco efficace per una orchestra da ballo, sia pure eccellente.
Anche “ On A Little Street In Singapore” composta per Frank Sinatra e l’orchestra di Harry James, denota il gusto di De Rose per l’orientalismo degli impressionisti. Questa canzone è stata ripresa dai Manhattan Transfer.
Più aderente allo scopo è “All I Need Is You”, scritta per l’orchestra di Benny Goodman con la voce di Peggy Lee. Così come la constatazione che la vita può essere amara, affidata a Billie Holiday: “That’s Life, I Guess”.
Peter De Rose si avvicina al grande pubblico con “A Marshmellow World” una canzone da festività natalizia. Ma è con Louis Prima che fa una canzone planetaria: “Buona Sera”, ormai per tutti: “Buona Sera Signorina”.
Louis Prima (1910-1978) è un italiano nato a New Orleans che canta e suona la tromba. La tentazione di farlo passare per un Louis Armstrong napoletano è troppo forte…..
Prima, con l’orchestra di Benny Goodman, fa un capolavoro dell’era dello Swing: “Sing, Sing, Sing”. Poi si mette in proprio e combina una mistura fra la canzone napoletana, lo stile di New Orleans e lo swing di New York. Questo gli fa raggiungere una popolarità da star del pop con due canzoni: “Just A Gigolò”, una canzone nata in Italia, a cui un tedesco ha sovrapposto un testo geniale, testo riportato alla lettera dalla versione americana.
E, appunto, “Buona Sera” di Peter De Rose. Questa canzone è tuttora cantata dovunque; basterà citare l’elegante versione di Michael Bublè e la versione “ruspante” del giovanissimo italo-scozzese Paolo Nutini.
Il paradosso è che Peter De Rose non vede tutto questo successo: si è spento nel 1950, così come Kurt Weill, anche lui nato nel 1900.
I successi postumi di De Rose sono tanti e cominciano con “Wagon Wheels”. L’aveva già incisa il grande baritono nero Paul Robenson, chiaramente leggendola come un’allegoria religiosa.
La riprende un colosso del sassofono, Sonny Rollins, e questo scatena una ridda di incisioni di sassofonisti, perché tutti loro vogliono dimostrare di essere degni figli di Rollins……
Nel contempo, la canzone piace agli eroi della musica ’Country’ che l’adottano come loro standard.
La stessa cosa succede ad altre tre canzoni di De Rose: “Somebody Loves You”, “Have You Ever Be Lonely?” e “When Your Hair Has Turned To Silver”.
Sia il mondo del jazz che quello ‘country’ le considera proprie. E’ una fortuna per un autore di canzoni.
Altri titolo da menzionare:
“I Can Make You Love Me”, Sarah Vaughan, June Christy. “Never A Day Goes By”, Perry Como. Ed infine “Autumn Serenade” una canzone perfetta che va segnalata nelle versioni di Johnny Hartman con il quartetto John Coltrane, di June Christy e di Meredith D’Ambrosio, un’altra “paisana”.
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