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07/08/2011 8.51
Pietro Rugolo, detto Pete, è nato a San Piero Patti in provincia di Messina nel 1915. La sua famiglia emigrò negli Stati Uniti cinque anni dopo.
Rugolo è uno dei nomi più importanti nel jazz moderno strumentale ed orchestrale, genere che ha affrontato in varie vesti: come dirigente discografico, come compositore, come orchestratore , come pianista e come direttore d’orchestra.
Come dirigente discografico, ovvero ‘producer’, che non è il finanziatore, ma l’uomo dell’industria discografica che commissiona il prodotto e lo segue in tutte le sue fasi. Rugolo vanta un capolavoro: “The Birth Of The Cool” di Miles Davis.
Nel contempo, Rugolo ha scritto numerose composizioni ed orchestrazioni per Stan Kenton, che l’hanno reso celebre: la serie “Artistry”.
Ancora, ha scritto delle composizioni per i vincitori dei referendum della rivista jazz ‘Metronome’. E così esistono dei temi di Rugolo, “Overtime”, “Double Date”, su cui improvvisano Dizzy Gillespie, Miles Davis, Charlie Parker, Lennie Tristano, Billy Bauer, Max Roach e così via.
Al fianco di questa enorme attività strumentale, Rugolo ha orchestrato e diretto le incisioni di alcuni fra i più grandi cantanti jazz di ogni tempo: Nat King Cole, Billy Eckstine, June Christy, Peggy Lee, Mel Tormè, Donna Fuller, Patti Page ect.
Qui, lo scrivente avrebbe voluto trovare un buon numero di canzoni composte da questo grande siciliano. Ma forse a Rugolo interessa più l’allestimento che la creazione della canzone, oppure può darsi che non si è cercato abbastanza.
Per adesso, esaminiamo quelle trovate: “Bring Back The Thrill” è un successo di Eddie Fisher, un ottimo cantante, più conosciuto per le sue mogli o per la figlia, Carrie Fisher, che per il suo lavoro.
Si tratta del rifacimento di una canzone napoletana: “Carmela” di De Curtis. Vale la pena di cercare la versione di Billy Eckstine dove, questo monumento del canto nero-americano, esegue la ripresa del tema in napoletano: ‘Duorme, Carmè’…
Una seconda canzone è “Interlude”. Originariamente un brano strumentale scritto per l’orchestra di Stan Kenton, a cui sono state aggiunte le parole, forse sotto richiesta di June Christy che l’ha incisa per prima. “All Music” elenca anche delle versioni di altre cantanti. “Interlude” è una grande canzone, peccato che il suo titolo sia troppo comune. Viene confusa anche con “A Night In Tunisia” che, all’inizio, fu chiamata così.
Il terzo titolo è “Look Out Up There” sempre per June Christy; una canzone di classe, ariosa e seducente.
Marlene Pampinella in Ver Planck, una ‘paisana’ che ha sposato il trombonista Billy Ver Planck, ha inciso altri due titoli di Rugolo: “Dance With Me Outside” e “Love Looks Good On You”.
Per chiudere, va detto che questo grande siculo-californiano, vicino ai 96 anni, ha composto anche molta musica per cinema e televisione sempre fortemente intrisa di jazz.
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