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07/09/2006 8.29
... lo strumento è la prima dichiarazione dell'artista... equivale nel cinema al genere... ed il polistrumentista è come un cineasta che ami esprimersi in generi diversi...
il cinema ama fare vedere il suo aspetto collettivo... nei suoi festival, nelle sue premiazioni, si parla della fotografia, dei costumi, delle colonne sonore, degli attori non protagonisti e così via... si lavora per fare vedere la complessità dell'evento e l'importanza di chiunque partecipi ad esso...
il jazz italiano agisce al contrario, riducendo la cosa a pochi nomi, quasi sempre trombettieri e sassofonieri come se fossero veramente i migliori musicisti in circolazione...
nei paesi dove il jazz è di casa (vogliamo dire la granbretagna?...) tutti sanno che un pianista o un chitarrista è più musicista di qualsiasi soffiatore perchè mentre questo soffia, gli altri devono imparare le leggi di tutta la costruzione musicale, se vogliono suonare...
un organista si deve occupare della linea di basso, dell'armonizzazione, dell'accompagnamento e dell'improvvisazione melodica...
un batterista è il vero direttore di una esecuzione jazz insieme al contrabbassista...
chi si rivolge ad un trombettista o ad un sassofonista come un tutto e come se pensasse che i titoli mondiali li vincono i cassano...
i cassano non sono nulla senza i buffon, i cannavaro, i grosso, i de rossi ed i gattuso...
by the way, quanti concerti da solo esistono di tromba o sassofono?
ed ancora, un cantante affronta una problematica maggiore di un musicista a fiato perchè ci sono le parole che, da sole, rappresentano una impresa infinita...
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