Re: avere un proprio suono: questo è l'ideale
Hai propio ragione! Oggi è difficile trovare un musicista che non sia un clone, ma questo vale per tutto il campo artistico in generale. Innovatori, come lo sono stati: Charles Mingus, Sun Ra, John Coltrane....adesso sono veramente pochi. La gente trova più facile immedesimarsi in un' immagine già consolidata, l'individualità del musicista, come quella del pittore, del regista... è andata in frantumi. Non c'è più la voglia di ribbellarsi a questa sorta di omologazione fortzata esercitata in primis dai massmedia. Le nostre idee vengono schiacciate dal potere della formalità e dalla voglia di appartenere ad un gruppo. La difficoltà maggiore è seguire le propie idee, ragionare con la propia testa e ci si trova spesso soli. In pochi hanno questa forza e la maggior parte vengono emarginati ai confini della società. Per un musicista che ha un propio suono, ha un propio suono di gruppo, le difficoltà non sono finite, anzi...Bisogna trovare l'approvazione, anche se in piccola dose, di un gruppo di persone disposte ad ascoltare e reagire al "discorso musicale"...perchè la musica è un linguaggio che deve essere ascoltato, la comunicazione è molto importante. Oggi dicono tutti le stesse cose.
Il mio blog è cariamicidellanotte su windows live spaces.
Da Francesco a
25/09/2006 16.24