Michael Bublé & Bobby Darin
Michael Bublè è una scoperta degli eredi di Sinatra: cercavano una immagine giovane cui affidare nuove incisioni dello sterminato repertorio su cui Sinatra ha acquisito dei diritti.
Bublè ha una estesa e bella voce, una evidente facilità d'emissione, un orecchio musicale ottimo, una sincerità disarmante nel leggere i testi ed una trasparente eterosessualità: praticamente perfetto come la sua connazionale Diana Krall, che però coltiva un repertorio più selettivo.
Invece Bublè ama condire gli standards di Sinatra con qualche brano rock o pop o folk.
Per fare capire questa intenzione, Bublè ha spesso citato Bobby Darin (alla anagrafe, Roberto Cassotto), ma l'interlocutore, soprattutto se italiano, rimaneva sorpreso non conoscendo Darin...
Ed è un peccato, perché si tratta di un artista completo come pochi, che ha avuto la sorte di morire a soli 37 anni, dopo avere dimostrato una versatilità eccezionale.
Roberto Cassotto ovvero Bobby Darin ha composto un rock & Roll di successo, "Splish Splash", una ballata rock "Dream Lover" recentemente incisa dai Manhattan Transfer con l'aggiunta di James Taylor ed un suo successo "Things" è stato acquistato dall'italiana Perugina, per ovvie ragioni, poiché la versione italiana si chiama "Baci"...
Come cantante, Darin ebbe successi mondiali con "Mack the knife" di Kurt Weill, con "Beyond The Sea" ovvero "La Mer" di Charles Trenet, ma anche con "Se io fossi un falegname" di Tim Hardin, in inglese ovviamente...
Come attore Bobby Darin ha esordito nel primo film di John Cassavetes "Too Late Blues", in seguito conobbe la fidanzata d'America, Sandra Dee, e la sposò e pertanto il suo lavoro nel cinema si ridusse a fare il partner alla moglie (not too bad, any way...), anche se ebbe il tempo di recitare in televisione e di girare "State Fair" un musical di Richard Rodgers con Pat Boone, Ann Margret e Pamela Tiffin.
Darin è stato un eccellente cantante swing, rock, pop e folk, come vuole essere Bublè, ma era pure capace di mettere la mano su qualsiasi strumento...
La leggenda (metropolitana?...) vuole che l'infarto che colse, sia stato frutto di un superlavoro accettato per sopportare la delusione della separazione dalla moglie che, pur avendogli data una figlia, era nell'intimità piena di problemi...
Tornando a Michael Bublè: si tratta di un artista commerciale, ma la sua produzione è accurata e nobile: oltre a Sinatra e Darin, nel suo ultimo cd rende omaggio a Leonard Cohen, Johnny Mathis ("Me & Mrs. Jones"), Mel Tormè (con il blues di Bob Dorough, "Comin' Home Baby"), Elvis Presley ("Always On My Mind") e fa un duetto con il brasiliano Ivan Lins su una canzone di Eric Clapton, che ovviamente rieccheggia l'incisioni di Sinatra con Antonio Carlos Jobim.
Insomma Bublè è Hollywood, ma nel suo aspetto migliore...